Introduzione
Alcuni scienziati possono avere la convinzione che scrivere efficacemente non rientri tra le proprie competenze, altri che basti avere una laurea per saper comunicare con successo. La realtà è che la comunicazione scritta, in modo particolare quella scientifica, necessita della conoscenza di alcune regole specifiche e deve rientrare nel bagaglio culturale di un professionista.
Perché scrivere bene è importante per uno scienziato? Il sapere senza comunicazione resta fine a sé stesso. La condivisione dei risultati della ricerca scientifica, attraverso la scrittura, contribuisce allo sviluppo del benessere collettivo.
Tutti ricordiamo quel maestro che a scuola è stato capace (o incapace) di farci appassionare alla sua materia. L’approccio delle persone alla scienza è tanto più efficace quanto lo è stata la comunicazione ricevuta. L’Italia è il Paese dell’OCSE con il minor tasso di laureati (18%) dopo il Messico. Terminati gli studi, la maggior parte degli adulti non ha più “contatti con la scienza”.
Il dibattito sui vaccini mostra chiaramente come ci sia stato un eccesso di informazioni date da più parti, anche non qualificate. Il mondo scientifico dovrebbe tenere conto del livello culturale del pubblico a cui si rivolge.
Semplice non vuol dire semplicistico; spesso un linguaggio più snello e diretto, meno accademico, permette al lettore di focalizzare l’attenzione sul contenuto. Obiettivo di questo articolo è fornire alcuni suggerimenti per una scrittura più consapevole ed efficace.
Regole per la comunicazione scritta efficace
Il primo passo è avere ben chiaro in mente l’argomento che vuoi trattare. L’obiettivo della prima stesura di un testo è concentrarsi sul soggetto del discorso descrivendolo nel modo più accurato possibile.
L’eleganza e lo stile della scrittura riguardano la fase di revisione; la speranza di scrivere subito bene ed in modo accattivante può far perdere di chiarezza ed efficacia al testo. Perché questo risulti più scorrevole è bene seguire le seguenti regole:
- Scegli acronimi conosciuti o utilizza la forma estesa;
- Posiziona il verbo vicino al soggetto;
- Utilizza la forma attiva al posto di quella passiva;
- Preferisci i verbi al relativo sostantivo;
- Utilizza la forma positiva invece che quella negativa;
- Limita l’uso degli avverbi;
- Limita l’uso del verbo essere;
Esempi
I MIR rappresentano un’importante classe di piccoli RNA regolatori che controllano l’espressione genica post-trascrizionale prendendo di mira gli mRNA per la degradazione o l’inibizione della traduzione.
- Senza acronimi poco conosciuti:
I microRNA rappresentano un’importante classe di piccoli RNA regolatori che controllano l’espressione genica post-trascrizionale prendendo di mira gli mRNA per la degradazione o l’inibizione della traduzione.
In totale le strutture proteiche individuate grazie ad AlphaFold, un programma di intelligenza artificiale, sono 365.000, ed entro la fine dell’anno potrebbero arrivare a 130 milioni, circa la metà di tutte le proteine conosciute.
- Verbo vicino al soggetto:
Il programma di intelligenza artificiale AlphaFold ha individuato 365.000 strutture proteiche ed entro la fine dell’anno potrebbero arrivare a 130 milioni – circa la metà di tutte quelle conosciute.
Risulta comunque fondamentale analizzare in primis la situazione globale dell’individuo, viste le molteplici funzioni del diaframma, che non sono solo respiratorie, ma anche meccaniche della colonna vertebrale, digestive e di aiuto alla circolazione vascolare e linfatica.
- Da negativo a positivo:
È di fondamentale importanza l’analisi globale dell’individuo in quanto il diaframma ha molteplici funzioni – oltre quelle respiratorie – come: le meccaniche della colonna vertebrale; le digestive; quelle di aiuto alla circolazione vascolare e linfatica.
Questo mutamento mi pare esprima la convinzione che, in un argomento così oscuro, la chiarezza e la concordanza possano ottenersi solo da una serie di indagini particolari ed io stesso, qui, non posso offrire nient’altro che un’indagine particolare di questo tipo, di specifica natura psicologica.
- Trasformazione sostantivo in verbo:
Questo mutamento mi fa pensare che, in un argomento così oscuro, la chiarezza e la concordanza possano ottenersi solo indagando in modo specifico ed io stesso, qui, offro un’indagine di questo tipo, di specifica natura psicologica.
L’idrossiapatite di calcio (CaHA) è una sostanza assolutamente naturale visto che si tratta della principale componente minerale delle nostre ossa e dei denti, e che la quasi totalità (99%) del calcio dell’organismo è immagazzinata nel tessuto osseo sotto questa forma.
- Da passivo ad attivo:
L’idrossiapatite di calcio è una sostanza assolutamente naturale visto che si tratta della principale componente minerale delle nostre ossa e dei denti, e che l’organismo immagazzina la quasi totalità (99%) del calcio nel tessuto osseo sotto questa forma.
In uno studio eseguito nel 2016 dall’Università della California, ad alcuni volontari è stato chiesto di identificare in una fila di sospetti il colpevole di un finto crimine inscenato appositamente.
- Da passivo ad attivo:
Nel 2016 l’Università della California ha chiesto a dei volontari di identificare, in una fila di sospetti, il colpevole di un finto crimine inscenato appositamente.
Nota: la trasformazione di questa frase ha messo in evidenza che non è stato specificato chi ha formulato la domanda (un docente? uno studente? una commissione?). In questo caso non è rilevante, ma nella comunicazione si deve tener conto se la specificazione del soggetto è importante al fine della comprensione del testo.
Un contributo fondamentale alla formulazione del paradosso el Nonno si deve a Kurt Godel, che nel saggio pubblicato in Alber Einstein, Pholosopher-scientist (1949; a cura Paul Arthur Schilipp) mette in luce la possibilità che esista uno spazio-tempo in cui effettuare veri e propri viaggi nel tempo, offrendo così una soluzione più suggestiva di quella che Einstein stesso e Nathan Rosen avevano trovato nel 1936 con i cosiddetti wormholes. Godel tuttavia inquadra il problema solo dal punto di vista matematico: è Roy Patrick Kerr, con la metrica che porta il suo nome, a rendere fisicamente possibili tali viaggi. David Lewis ha invece formulato la nozione di viaggio nel tempo consistente, che evita il prodursi del paradosso, mentre John Earman, contrapponendosi a lui, ha riportato il problema dall’ambito della metafisica a quello della fisica.
- Limitare gli avverbi:
Il problema del paradosso del Nonno, è stato affrontato nel tempo da diversi scienziati e da diverse prospettive. Un contributo fondamentale si deve a Kurt Godel, che nel saggio pubblicato in Alber Einstein, Pholosopher-scientist (1949; a cura Paul Arthur Schilipp) mette in luce la possibilità che esista uno spazio-tempo in cui effettuare veri e propri viaggi nel tempo, offrendo così una soluzione più suggestiva di quella che Einstein stesso e Nathan Rosen avevano trovato nel 1936 con i cosiddetti wormholes. Godel inquadra il problema solo dal punto di vista matematico: è Roy Patrick Kerr, con la metrica che porta il suo nome, a rendere fisamente possibili tali viaggi. David Lewis ha formulato la nozione di viaggio nel tempo consistente, che evita il prodursi del paradosso; John Earman, contrapponendosi a lui, ha riportato il problema dall’ambito della metafisica a quello della fisica.
Caratteristica dell’episodio maniacale è inoltre l’accelerazione del flusso ideativo (tachipsichismo), che è il prodotto di una facilitazione dei processi associativi.
- Limitare l’uso del verbo essere:
Caratteristica dell’episodio maniacale è l’accelerazione del flusso ideativo (tachipsichismo), prodotto da una facilitazione dei processi associativi.