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Personal Branding

Con “personal branding” si intende l’insieme di attività messe in atto per comunicare la propria identità. Tutto ciò che viene percepito a livello collettivo su un determinato professionista o su un’azienda.

Ha senso parlare di personal branding per un medico, un fisioterapista, uno psicologo ecc. che lavorano in proprio?
Sì, se pensiamo che questa attività serve a creare un’immagine coerente con le competenze e le caratteristiche personali di ogni professionista. Ormai infatti non è più sufficiente saper “svolgere bene il proprio lavoro”: in ambito medico-sanitario le qualità umane sono diventate un criterio di scelta e un fattore di apprezzamento molto importante, come testimoniano le recensioni su siti come miodottore.it.
Non solo: creando un’identità facilmente riconoscibile dai pazienti, il personal branding ti aiuterà a differenziarti da altri specialisti che offrono un servizio simile al tuo, ottenendo un vantaggio competitivo sulla “concorrenza”.
Riassumendo, fare personal branding nel settore medico-sanitario significa rispondere a queste domande:

  • Chi sei?;
  • Cosa sai fare?;
  • Cosa ti rende unico?;

Sul piano pratico, potrai costruire e accrescere la tua reputazione professionale attraverso una strategia multi-canale focalizzata sui servizi che offri, acquisendo nuovi pazienti e fidelizzando quelli già acquisiti. Potrai fare anche informazione sanitaria, migliorando la comunicazione con il pubblico e la tua immagine di professionista competente e affidabile.

I canali per fare personal branding

Il personal branding nel settore medico-sanitario può avvalersi di moltissimi mezzi, online e offline. Tra i canali digitali il primo è sicuramente il sito web (con eventuale blog), il punto di partenza di qualsiasi strategia di online marketing. Poi ci sono le piattaforme social (Facebook, YouTube, ecc.), l’email marketing ed i podcast.
Nel mondo offline, invece, il personal branding avviene attraverso:

  • L’arredo e l’atmosfera dello studio;
  • I materiali informativi cartacei;
  • La comunicazione verbale e non verbale;
  • Il tuo abbigliamento e quello del resto dello staff;

Tutti i particolari che comunicano qualche informazione rilevante su di te o i tuoi collaboratori.
Di base, ogni elemento della comunicazione online e offline dev’essere coerente con gli altri. Ad esempio, se sul sito dal del tu e poi di persona sei formale, freddo e distante, oppure usi un tono di voce educato e affabile ma in studio tratti male gli assistenti o addirittura i pazienti, le persone noteranno queste “contraddizioni” e tenderanno a non fidarsi di te.

Nel personal branding il “prodotto” da presentare sei tu

Quando fai personal branding per la tua attività, devi rispondere a una domanda fondamentale: “Come puoi aiutare il paziente a risolvere il suo problema di salute?”
Per questo è importante creare dei contenuti che evidenzino la tua esperienza professionale, i settori di specializzazione, ma anche alcuni tratti della tua personalità, come l’empatia e la predisposizione all’ascolto. Poiché la fiducia è un aspetto fondamentale nella relazione medico-paziente, è essenziale anche che tu “ci metta la faccia”, mostrandoti in foto e/o in video: la fisionomia del viso, il tono di voce e altri particolari legati alla comunicazione verbale e non verbale aiuteranno le persone a capire se possono fidarsi di te.

Marketing Medico – Manuale strategico per i professionisti del settore medico-sanitario

Di personal branding e altro parlerò nel mio manuale strategico in uscita nella seconda metà di marzo 2020. Se ti interessa l’argomento, continua a seguirmi su questo blog e sulla mia pagina facebook.