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Differenti tipi di ricerca medica: quali sono e come funzionano?

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Sembra che succeda quasi ogni giorno di sentir parlare dei risultati di un nuovo studio di ricerca medica. Come capire quali sono le nuove scoperte davvero rilevanti, realistiche e rivoluzionarie? È importante essere critici e indagare a fondo sulla tipologia di ricerca eseguita, soprattutto nei casi in cui uno studio contraddice le conoscenze mediche attualmente diffuse.

7 tipi di ricerche mediche

Uno studio di ricerca clinica è un modo per trovare nuovi e migliori modi per comprendere, rilevare, controllare e curare specifiche malattie e il benessere delle persone.

Ogni ricerca medica segue un protocollo specifico, ovvero un insieme di regole e indicazioni che rendono lo studio scientificamente valido. Per esempio, un protocollo descrive gli obiettivi della ricerca, indica chiaramente quali tipi di persone possono parteciparvi, determina delle procedure standardizzate, il programma di test e la durata.

In sostanza, esistono 7 tipi di ricerche mediche. Ognuno di essi è adatto a perseguire specifici obiettivi, indagando sulla domanda di ricerca attraverso strumenti e metodi specifici.

  1. Studio randomizzato e controllato
    L’RCT, dall’inglese Randomized Controlled Trial, è considerato il gold standard della ricerca medica poiché consente di verificare in modo estremamente controllato l’efficacia di una terapia.In pratica, viene selezionato un campione di persone, le quali possono essere assegnate a due gruppi: o a un gruppo viene somministrato il trattamento in esame mentre l’altro gruppo che viene sottoposto all’effetto placebo attraverso la somministrazione di un trattamento standard.
    La randomizzazione, ovvero l’assegnazione casuale a uno di questi due gruppi, riduce al minimo l’effetto di selezione e consente di evidenziare in modo trasparente eventuali effetti desiderati o indesiderati del trattamento in esame.
  2. Studio di coorte
    Gli studi di coorte sono un tipo di ricerca longitudinale che controlla specifici gruppi di persone nel tempo. È ideale per comprendere come la salute umana viene influenzata da fattori ambientali e sociali.Esistono due tipologie di studi coorti: prospettico e retrospettivo. Nel primo caso gli scienziati pianificano la ricerca in anticipo, raccogliendo i dati successivamente ; nel secondo caso, invece, i ricercatori utilizzano i dati già disponibili per un particolare gruppo di persone.
  3. Studio caso-controllo
    Uno studio caso-controllo è un tipo di ricerca retrospettiva che confronta due gruppi di persone: il primo è composto da soggetti che soffrono della malattia o condizione in esame (casi), mentre il secondo è formata da persone che possiedono caratteristiche molto simili alle precedenti, ma che non hanno la malattia o la condizione (controllo).I ricercatori studiano le storie mediche e lo stile di vita di entrambi i gruppi per apprendere quali fattori possono essere associati alla malattia o alla condizione.
  4. Studio di test diagnostici
    In un progetto di ricerca diagnostica, il ricercatore vuole valutare la causa di un problema o di un fenomeno specifico, basandosi sui risultati di test diagnostici effettuati su un campione specifico di soggetti. Tra questi test sono ammissibili tutti gli esami clinici (ecografia, prelievi del sangue, risonanza magnetica, tamponi, etc.).Tuttavia, affinché una ricerca diagnostica sia realmente valida, è essenziale che vengano selezionati i giusti test diagnostici in base alla loro sensibilità e specificità a rilevare la patologia indagata.
  5. Meta-analisi
    La meta-analisi è la ricerca utilizzata per valutare sistematicamente un gruppo di studi già esistenti, al fine di trarre conclusioni più accurate su una specifica raccolta bibliografica. Sicuramente, i vantaggi della meta-analisi includono una revisione consolidata e approfondita di un ampio corpus di letteratura, spesso complesso e apparentemente conflittuale.
  6. Analisi di sopravvivenza
    L’analisi di sopravvivenza è una particolare analisi statistica che valuta, come variabile principale, il tempo che passa fino al verificarsi di un evento. Il termine “analisi di sopravvivenza” deriva dai primi studi medici di questo tipo, dove l’evento di interesse era la morte.Oggi, lo scopo dell’analisi di sopravvivenza è diventato più ampio, indagando sull’intero ciclo della malattia, comprendendo fasi come le ricadute e il recupero.
  7. Analisi costo-efficacia
    La metodologia dell’analisi costo-efficacia è uno strumento molto utile per valutare il costo di un intervento sanitario in rapporto alla sua efficacia. Il suo obiettivo, infatti, è quantificare in modo razionale il costo aggiuntivo e l’efficacia incrementale che una novità in ambito medico-sanitario apporta rispetto a ciò che è considerato standard. Questa tipologia di analisi consente di migliorare l’organizzazione sanitaria e quindi di garantire dei servizi di cura eccellenti per i pazienti.